lunedì 29 agosto 2016

Oltre le macerie

Danilo Quinto. Oltre le macerie

Dio, ora, che si fa?, dice il vescovo Giovanni d’Ercole durante la cerimonia funebre di 35 delle 291 vittime del terremoto che ha devastato l’Italia Centrale.
È una giusta domanda per coloro che credono e forse la risposta è quella più difficile: accettare la volontà di Dio. Lo diciamo ogni giorno, recitando il Padre Nostro: Sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Riconosciamo, così, che tutto, nel cielo come nella terra, dipende dalla volontà di Dio, come lo stesso Figlio di Dio ha detto nella preghiera del Getsemani.
Spesso noi pensiamo che Dio ci salva dalla sofferenza e dalla morte. Non è così. Dio ci salva nella sofferenza e ci salva nella morte. Noi ci salviamo solo se accettiamo la sofferenza – che è la condivisione della Croce di Nostro Signore – e se consideriamo la morte per quello che è. Se ami la vita e temi la morte, questo stesso timore della morte è come un inverno quotidiano, diceva Sant’Agostino.

Abbiamo eliminato Dio nella nostra società e così abbiamo pensato di eliminare anche il dolore e la morte. Consideriamo dolore e morte cose che non ci appartengono, che non dobbiamo e che ci rifiutiamo di vivere, perché non accettiamo la nostra realtà di peccatori, di uomini e donne fragili, marchiati dal peccato originale dei nostri progenitori, che devono lottare – su questa terra – per non rimanere avvinghiati alle grinfie, fatte di lusinghe e seduzioni, del principe di questo mondo.
A chi ha subito il dolore e a chi ha vissuto la morte, sono state dette – in questi giorni – tante parole. Troppe. Una sola cosa non è stata detta: l’invito al silenzio. Una ragione c’è. Perché il silenzio parla all’anima. Attraverso il silenzio, si ascolta Dio e si può dare una risposta alla domanda del vescovo. Perché la risposta spetta a noi, non a Dio. Egli ha già detto tutto.
Come diceva Sant’Agostino, per tentare di dare una risposta occorre credere, occorre destare la fede. Il resto – aggiungeva - è un turbarsi inutilmente. Si domandava: perché ci turbiamo inutilmente? Faceva l’esempio degli apostoli che erano sulla barca vicino a Gesù, che dormiva: soffiavano furiosi i venti, s'innalzavano i marosi e la nave andava a picco. Perché, chiedeva? Perché Gesù dormiva. Così è anche di te. Quando in questo mondo infuriano le tempeste delle tentazioni, il tuo cuore si turba, quasi fosse la tua barca. Perché questo, se non perché dorme la tua fede?
Il problema della nostra vita è solo uno e se lo risolviamo nulla ci può turbare. Il problema è la fede. È quanta fede abbiamo. Diceva ancora Sant’Agostino: 
Desta dunque Cristo dentro il tuo cuore, sia vigile la tua fede, sia tranquilla la tua coscienza, e la tua nave sarà liberata. Convinciti che chi ti ha fatto le promesse è verace. Non te l'ha mostrato, perché non è ancora tempo di mostrartelo; ma ti ha già mostrato parecchie cose. Ti ha promesso il suo Cristo e te l'ha dato; ti ha promesso la sua resurrezione e te l'ha data; ti ha promesso il suo Vangelo e te l'ha dato; ti ha promesso la sua Chiesa, assicurandoti che si sarebbe diffusa per tutta la terra, e te l'ha data; ti ha predetto che nel mondo ti avrebbero circondato molte tribolazioni e calamità, e te ne ha dato la dimostrazione. Quante sono le cose che rimangono? Ecco, è adempiuto ciò che era stato promesso, è adempiuto ciò che era stato predetto. E sei in dubbio che non venga quel che rimane? Dovresti temere se non vedessi [realizzato] ciò che era stato predetto. Ci sono le guerre, c'è la fame, ci sono le tribolazioni. Un regno è sopra un altro regno, ci sono terremoti, innumerevoli calamità, abbondanza di scandali, il raffreddamento della carità, la diffusione dell'iniquità. Leggi tutte queste cose: sono state predette. Leggi, constata come tutte le cose che vedi erano state predette. Enumerando le cose già avvenute, credi che avrai da vedere anche quel che non è ancora successo. Quanto poi a te, vedendo come Dio ti fa toccare con mano le cose che ha predette, come fai a non credere che egli ti darà anche quello che ti ha promesso? Lì devi cominciare a credere, dove è cominciato il tuo turbamento.
Non c’è forse in queste parole la risposta alla domanda iniziale ed anche la spiegazione delle inquietudini che ci assalgono nella nostra vita, al nostro essere ancorati a questo mondo, al nostro non vedere al di là di esso? Al fatto che in un istante, questo mondo - che tanto difendiamo, per il quale ci adoperiamo, per il quale chiediamo protezione - può non esserci più? Che cos’è la nostra vita su questa terra se non un soffio? Ad un certo punto, ci fermiamo, la vediamo scorrere – se Dio ci concede il tempo di scorrerla – e ci accorgiamo che non esiste più.
E allora: Se siamo alla fine del mondo - concludeva Sant’Agostino - dobbiamo esulare dal mondo, non amare il mondo. Ecco, il mondo è sconvolto, e lo si ama! Che faresti se il mondo fosse tranquillo? Come ti attaccheresti al mondo, se fosse bello, quando ti attacchi ad esso, pur così brutto? Come coglieresti i suoi fiori, se non ritrai la mano dal coglierne le spine? Non vuoi lasciare il mondo, ma il mondo lascia te, anche se vuoi seguirlo. Ebbene, o carissimi, mondiamo il nostro cuore e non perdiamo la sopportazione; appropriamoci della sapienza e teniamoci saldi nella continenza. La fatica passa, viene il riposo. Passano le false delizie; viene il bene che l'anima fedele ha [costantemente] desiderato, il bene verso il quale sospira con ardore ogni pellegrino in questo mondo. Viene la patria beata, la patria celeste, la patria popolata dagli angeli, la patria dove nessun cittadino muore, dove non può entrare alcun nemico, la patria dove per l'eternità Dio ti sarà amico e dove non temerai alcun avversario. Questo è il nostro mondo.
Danilo Quinto - http://daniloquinto.tumblr.com/

HE VENIDO A ENCENDER FUEGO A LA TIERRA…” (Lc 12, 49)

MENSAJE DE NUESTRO SEÑOR JESUCRISTO
A SU AMADA HIJA LUZ DE MARÍA
28 DE AGOSTO DEL 2016


Amado Pueblo Mío:

EN CADA PALPITAR DE MI CORAZÓN SE MANTIENE PRESENTE MI PUEBLO.
NINGUNO DE USTEDES DEBE EXCLUIRSE DE MI PUEBLO, TODOS SON MIS HIJOS

Necesito que se reconozcan como hermanos. Estoy reuniendo a Mi Pueblo de todas partes del mundo para que, unidos en Mi Amor, sean la fuerza del bien que se expande por la Creación, por el Universo.

Algunos se preguntarán: ¿cómo nos va a reunir?


En los encuentros que cada uno mantiene conmigo: en las oraciones, en nuestro encuentro en la Eucaristía, en la meditación de Mi Pasión, en la meditación de los Siete Dolores de Mi Madre, en la meditación del Santo Trisagio, en la Confesión, en el amor al prójimo, en el amor en el seno de la familia, en el cumplimientos de la Ley Divina, en los sacrificios, en la obediencia, en la esperanza, en la caridad, en la fe y siendo verdaderos cristianos en espíritu y verdad.

LA FUERZA DE MI PUEBLO SE MANTENDRÁ, NO DECAERÁ, MI PUEBLO ES FIEL Y VERDADERO.

Debido a ello, llamo a Mis Predilectos a no sentirse en el Cielo por adelantado sino a ser dignos de su Magisterio,  sirviendo cada instante con humildad a Mi Pueblo, COMPARTIENDO A LA HUMANIDAD EL DERECHO A LA SALVACIÓN ETERNA. Mis Obispos tienen que vivir en la humildad, no deben vivir en palacios, sí con decoro pero no con excesos, no deben poseer lujos sino auxiliar al pobre, al necesitado. 

Me duelo por esos Ministros que se han entregado al servicio de la Masonería, usurpando Mi Iglesia y llevándola por caminos totalmente equivocados. Imponiéndose en este instante desde dentro de Mi Casa, se aprovechan para preparar la llegada del usurpador. ¡AY DE AQUELLOS QUE  ENTREGUEN A MI IGLESIA!, VIVIRÁN EL LAMENTO DE MI PUEBLO, Y LA DUREZA DE MI MANO, siendo para estos aliados del mal  una gran pena la separación que llego a hacer del trigo y de la cizaña. Los Ministros que se llamen a sí mismos fieles a Mí, lamentarán con lágrimas de sangre el haberme repudiado, el haber engañado y haberse entregado al mal, encaminando mal a  Mi Pueblo.

No acepto la lujuria, el exceso, la opulencia, la soberbia, la falta de caridad, la negación de cuanto Yo explicito a Mi Pueblo y  ¡ay de Mis Servidores que no son devotos de Mi Madre!

Pueblo Mío, en este instante de discernimiento, tienen que mantenerse en constante cercanía a Nuestra Voluntad; de lo contrario les miraré degradarse aún más, siendo un número mayor el que se enfangue y su hedor nauseabundo será irresistible.

EL MAL ATA A SUS SEGUIDORES, A QUIENES LE ACEPTAN, A QUIENES NO SE RESISTEN, LOS ATRAPA ENTRE SUS GARRAS…

Pueblo Mío, no se maltraten unos a otros, no sean los miembros de Mi Iglesia los que la golpean, la enlodan, la denigran cuando entran en contiendas unos contra otros. ÚNANSE, NO SE DEDIQUEN A CRITICARSE SINO A UNIFICARSE EN MI SAGRADO CORAZÓN Y EL DE MI MADRE SANTÍSIMA. No sea Mi propio Pueblo el que se lapide por envidias banales o por celos injustificados.  Ninguna agrupación dentro de Mi Iglesia es mayor que otra, todas tienden a un fin único: RETORNARNOS LA TIERRA QUE LES LEGAMOS.

Yo vengo a llamarles a continuar compartiendo Mi Cruz. CADA UNO TOME SU CRUZ PERSONAL, PARA QUE  NO DESERTEN EN ESTE MI CAMINO y no sean parte, en este instante decadente, de esta generación que Me ofende hasta el hartazgo, como nunca antes.

La paz es un recuerdo efímero para la Humanidad, el terror se ha apoderado de varios países extendiéndose y tomando liderazgo en Europa.

Mi Iglesia se encuentra enferma, confundida por la división que existe; esto no es bueno debido a que son signos del instante en que Mi Iglesia vivirá la agonía y luego caerá en el cisma.

Un rayo alertó a Mi Pueblo sobre lo venidero, y sobre la fuerza de Mi Pueblo, y aunque intenten destruirlo las fuerzas del mal no lograrán sacarme del Corazón de Mi Pueblo.

Nuestra Voluntad ha entregado a Mi Madre el comando de las Legiones Celestiales para que Ella sea quien aplaste la cabeza de satanás, y como Reina que es de todo lo Creado, tome la guía de la lucha espiritual que la Humanidad vive en estos instantes. Por ello la trascendencia de la compenetración con la oración del Santo Rosario, por ello la conciencia de orar el Santo Rosario y del significado de cada palabra y de cada acto efectuado en dicho ofrecimiento.

No lleven el Rosario al cuello si no son conscientes de lo que ello significa, pues de otro modo, es ofenderme. POSEEN UN ARMA AL QUE EL DEMONIO TEME CON HORROR Y ESPANTO: ES EL ARMA DEL SANTO ROSARIO, NO RECITADO SINO MEDITADO CONSCIENTEMENTE.

El mal parecerá triunfar, pero nunca prevalecerá. En este instante prevalece la incredulidad, Me ofenden constantemente, soy despreciado, una gran cantidad de Mis hijos se han declarado como parte de Mis enemigos, los peores y mayores enemigos, dispuestos a servir a satanás con cuanto les solicite, ignorando que después de cometido su propósito, les enviará a las llamas eternas.

Debido a que Mi Pueblo ha sido enseñado a mirar Mi Misericordia sin meditar en Nuestra Justicia Divina, en este instante les causa horror el que Mi Profeta Me obedezca y transmita Mis constantes alertas para que despierten. La Sagrada Escritura contiene en los Evangelios:

“HE VENIDO A ENCENDER FUEGO A LA TIERRA…” (Lc 12, 49) A PURIFICAR, A SEPARAR AL QUE CUMPLE MI LEY DEL QUE NO LA CUMPLE.

LES ALERTO, MI MADRE HA ALERTADO A LA HUMANIDAD, Y EL HOMBRE NO ATIENDE Y NIEGA EL ESTADO NAUSEABUNDO DEL ALMA…, SON DUROS DE CERVIZ.

MI PALABRA NO ES DADA PARA QUE MIREN EL MAL COMO ALGO CON LO QUE MIS HIJOS CONVIVEN Y CONTINUEN HACIENDO EL MAL, LLEVANDO MIS ENSEÑANZAS A SER OLVIDADAS Y SUPLANTADAS.

LOS DUROS DE CERVIZ NO LOGRAN CAMBIAR HASTA QUE SEAN CONSCIENTES DE QUE LEJOS DE  LOS SACRAMENTOS, SE ENCUENTRAN IMPEDIDOS PARA QUE LA GRACIA  LES AUXILIE EN EL CAMINO DE LA CONVERSIÓN.

Pueblo Mío, algunos son más duros que otros, algunos se empeñan en no escucharme, en negarme y debido a la soberbia, continúan el camino hacia la perdición.

La falta de humildad de esta generación es el arma de satanás. Olvidan la humildad, todos creen ser sabios sin reconocer que  “EL HOMBRE QUE SE OBSTINA ANTE LA CORRECCION SERÁ DESTRUIDO PRONTO Y SIN REMEDIO.” (Prov 29, 1)

Amado Pueblo Mío, Yo vengo a purificar esta generación con fuego. Tienen dos caminos: el bien o el mal, no existe un intermedio. ¡ACATEN MI PALABRA!

Oren hijos Míos, oren por Estados Unidos, continúa su purificación, el fuego saldrá con el temido rugir del gran volcán. La Naturaleza y el hombre emanan dolor. (1)

Oren hijos Míos, oren por India, será flagelada por la Naturaleza.

Oren hijos Míos, oren por Chile, la tierra se mueve en sus entrañas, con fuerza agita el mar. (2)

Oren Hijos Míos, España padecerá, Italia padecerá mayor dolor. (3)

Oren hijos Míos, la Humanidad ha atraído la Purificación y esta no se ha negado.

Los países costeros sufrirán y la hambruna llega a las grandes ciudades. El hombre con su ira es medio que agita el mal para causar situaciones apremiantes, en varios países, en donde la agitación causará estragos sociales. La Humanidad se rebela en contra de sus gobernantes y luego llega el padecer de todos con el lamento al mirar el sufrimiento que han causado. El hombre en cuanto desarrolla, manifiesta la rebeldía hacia Mí.

Argentina padecerá el caos. Oren por Argentina, desobedecieron la alerta de Mi Madre. (4)

Pueblo Mío, satanás es astuto, parecerá triunfar.

No se digan salvos por haber sido bautizados. Este instante es duro, este instante es para Mi verdadero Pueblo, el que es mirado por toda la Creación y cuyos elementos tienden a auxiliar a los fieles.

EL ESTADO DEL HOMBRE SE HA ELEVADO A LA CREACIÓN QUE PADECE POR ELLO, CAUSANDO UN CAOS QUE LLEGA A PADECER EL COSMOS EN GENERAL, EL UNIVERSO SE ESTREMECE Y ASOMBRA ANTE LA DESOBEDIENCIA DEL HOMBRE.
MUCHOS SE ESCANDALIZARÁN Y SE TRAICIONARÁN Y SE ODIARÁN MUTUAMENTE, “PERO EL QUE PERSEVERE HASTA EL FINAL, ESE SE SALVARÁ.” (MT 24, 13)

Mi bendición está con el que lucha por vencer su yo humano y ascender a Mi Casa.

Mi Misericordia se encuentra presta a recibirles.

Les amo.
Su Jesús.

AVE MARÍA PURÍSIMA, SIN PECADO CONCEBIDA
AVE MARÍA PURÍSIMA, SIN PECADO CONCEBIDA
AVE MARÍA PURÍSIMA, SIN PECADO CONCEBIDA